IN ARRIVO LA “PLASTIC TAX”: ADEMPIMENTI PREVISTI E SOGGETTI INTERESSATI

02/10/2020

La Legge di bilancio 2020 (Legge del 27 dicembre 2019, n. 160), entrata in vigore il 1 gennaio, tra le novità prevede l’istituzione di una imposta sui manufatti in plastica monouso (commi 634-658).

A QUALI PRODOTTI SI APPLICA

La tassa si applica ai cosiddetti “MACSI”, ossia “manufatti (in plastica) con singolo impiego, che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari…” (rif. comma 634).

Si tratta sostanzialmente di prodotti che non sono stati concepiti per essere utilizzati più volte e che vengono realizzati utilizzando materie plastiche costituite da polimeri organici di origine sintetica. Possono essere anche sotto forma di fogli, pellicole o strisce.

Non è prevista l’applicazione dell’imposta ai prodotti compostabili conformi alla norma UNI EN 13432:2002, ai dispositivi medici ed ai MACSI atti al contenimento ed alla protezione dei medicinali.

SOGGETTI OBBLIGATI

I soggetti tenuti al pagamento della Plastic Tax sono:

·         il fabbricante dei prodotti realizzati nel territorio nazionale;

·         per MACSI provenienti da altri Paese UE: il soggetto che li acquisti nell’esercizio della propria attività economica, o che li ceda, se i MACSI siano acquistati da un consumatore finale;

·         per MACSI provenienti da Paesi terzi: l’importatore.

PAGAMENTI, SANZIONI E INCENTIVI

L’accertamento dell’imposta dovuta sarà effettuato in base a dettagliate dichiarazioni trimestrali, che dovranno essere presentate all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entro la fine del mese successivo al trimestre solare a cui essa si riferisce.

L’importo da pagare sarà pari a 45 centesimi di euro per chilogrammo di plastica contenuta nei MACSI.

Il comma 650 prevede sanzioni in caso di: mancato pagamento dell’imposta o ritardato pagamento della stessa, ritardo nella presentazione della dichiarazione trimestrale, violazione delle altre disposizioni previste dal comma 634 sino al comma 650 (sanzione amministrativa dal doppio al decuplo dell’imposta evasa, non inferiore comunque a euro 500).

Al fine di premiare, invece, i comportamenti virtuosi, il comma 653 prevede un credito d’imposta per:

·         l’adeguamento tecnologico mirato alla produzione di manufatti compostabili ai sensi dello standard EN 13432:2002, pari al 10% delle spese sostenute nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2020, fino ad un importo massimo di euro 20.000,00 per singolo beneficiario;

·         le spese di formazione del personale dipendente ex art. 1, commi da 78 a 81, della l. n. 145/2018;

·         le spese per le attività di formazione volte ad acquisire o consolidare le conoscenze connesse all’adeguamento tecnologico di cui sopra, sempre nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2020.

TEMPISTICHE E MODALITA’

L’obbligo scatterà a maggio 2020, termine entro il quale saranno emanate specifiche disposizioni attuative relative, ad esempio, al contenuto della dichiarazione trimestrale, alle modalità per il versamento dell’imposta, alle modalità per la trasmissione telematica dei dati di contabilità, all’individuazione degli strumenti idonei alla certificazione del quantitativo di plastica riciclata presente nei MACSI, etc.

Sebbene ancora non sia stato ancora ufficializzato, è probabile che l’imposta sia ridotta o non dovuta nel caso in cui la materia plastica contenuta nei MACSI derivi in parte o totalmente da processi di riciclo.

In tale contesto, la certificazione Remade in Italy, che certifica la quantità di riciclato di un prodotto, si configura come strumento idoneo da utilizzare ai fini del corretto assolvimento dell’imposta.

Certiquality, in qualità di Ente accreditato da Accredia per lo schema Remade in Italy, può supportare i soggetti obbligati al pagamento dell’imposta, certificando il quantitativo di plastica riciclata presente nei MACSI.
Seguiranno ulteriori approfondimenti non appena vi saranno aggiornamenti in merito.